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I Vigneti

MILO | Contrada Caselle

“In contrada Caselle (750-920 m s.l.m.) si produce, in assoluto, il miglior Carricante […]”.

S. Foti, Etna. I vini del vulcano, 2020, Maimone.

Versante Est
Milo, il comune dell’Etna Bianco Superiore.
Contrada Caselle – 820 metri s.l.m.

Sesto d’impianto: 1,20×1,20
Densità di impianto: 7000 ceppi per ettaro

Recentemente impiantata (2023) a piede franco (senza portainnesto) attraverso la riproduzione per talea dei magliòli, questa piccola gemma, incastonata in un bosco di querce e ginestre, è disposta su terrazze di muri a secco di difficile meccanizzazione.

I tutori (“pali”) in legno di castagno, sostengono le viti di Carricante – antico e nobile vitigno, che in questo scorcio di Etna ha trovato il suo ambiente congeniale – allevate ad alberello, nel rispetto della secolare tradizione viticola etnea.

Nelle prossime annate, dal raccolto di questa vigna produrremo un Carricante in purezza, destinato a diventare un Etna Bianco Superiore DOC.

TRECASTAGNI | Contrada Monte Ilice

Versante Sud Est
La viticoltura eroica di Monte Ilice
Contrada Monte Ilice – 700/740 metri s.l.m.

Età del vigneto: 110 anni
Cultivar: Nerello Mascalese.
Sistema d’allenamento: Alberello etneo
Sesto d’impianto: 1m x 1m
Densità di impianto: 9000 ceppi per ettaro
Bassissime rese

Il monte Ilice è un cono vulcanico inattivo, un cratere avventizio posto sul versante sud-orientale dell’Etna, compreso nel territorio dei comuni Zafferana Etnea e Trecastagni (CT).

Il suo nome deriva dal leccio (Quercus Ilex), che in dialetto siciliano è chiamato “ilici”, che abbonda nel territorio del monte.

Sulle pareti del Monte Ilice la viticoltura è da sempre esistita e si è prodotta un’uva da vino dalle particolarissime qualità.

Purtroppo per via dei costi di produzione elevati – si è spesso in presenza di pendenze superiori al 30% e ogni tipo di meccanizzazione è impensabile – molti vigneti sono stati abbandonati.

BRONTE | Contrada Tartaraci

Versante Nord Ovest
Bronte e l’Alicante del lago di Gurrida.
Contrada Tartaraci – 930 metri s.l.m.

Seppur a pochi passi dal comune di Randazzo la nostra vigna in contrada Tartaraci (un tempo parte della Ducea di Nelson) è sita nel comune di Bronte.

Il celebre ammiraglio inglese, con l’intento di costituire in questa zona una produzione viticola in grado di competere con i vini di Marsala, fece importare un vitigno vigoroso e precoce, adatto a questi territori di alta quota, l’Alicante comunemente chiamato anche Grenache.

Il vigneto è  impiantato nei pressi del lago di Gurrida, conosciuto ai più come il lago dove si specchia l’Etna. Il  lago, durante le piene dei mesi autunnali esonda allagando temporaneamente i vigneti intorno, (non di rado si è vendemmiato con l’ausilio di piccole imbarcazioni) e nelle contrade limitrofe. Tartaraci è una di esse.

Un luogo con una biodiversità impressionante dove fauna e flora si sono adeguate alle condizioni del territorio. Siamo ai margini della DOC Etna.

Il Nerello Mascalese e il Carricante faticano a maturare lasciando il posto al Grenache (“Granazzu” come lo chiamano qui) e al Grecanico Dorato che convivono insieme in questi piccoli fazzoletti di terra, floridi giardini dei contadini del luogo, lontani dalle produzioni delle grandi aziende.